Museo storico del Trotto |
|||||||||
|
Tra
le stupende colline marchigiane, nella valle dell’Asola, inserito
nell’ambito dell’allevamento di cavalli trottatori “San
Marone”, è attivo, da
diversi anni, il Museo Storico del Trotto, di cui si sono interessati
diffusamente i media a livello nazionale (RAI, La Stampa, Il Giornale, Il
Resto del Carlino, Corriere
Adriaico, L’Unità, Esquire &
Derby, etc.) ed i giornali a livello locale.
Tale
struttura ha trovato sede nelle scuderie dell’allevamento, oggi
perfettamente ristrutturate e valorizzate dalla vicinanza della pista da
corsa dell’Ippodromo da trotto di Civitanova Marche; in essa è raccolta
ed esposta una notevole quantità di materiale – cimeli, pubblicazioni,
documenti iconografici – proveniente da tutto il territorio nazionale e
non, riguardante il mondo del trotto dal suo nascere ad oggi.
Vari
sono i locali da visitare: sarà possibile ammirare manifesti d’epoca,
bandiere dell’800, veicoli (tra i quali una splendida “padovanella”,
antesignana del sulky da corsa), cimeli di personaggi storici
dell’ippica, e ripercorrere
le imprese di indimenticabili campioni come Tornese e Varenne; il
materiale documentario è stato suddiviso per aree geografiche, così da
poter rivivere lo svilupparsi nel tempo delle corse al trotto attraverso
tutto il territorio italiano…un vero e proprio itinerario nella storia
del nostro costume.
Il
museo ospita inoltre una ricca biblioteca ippica la quale, oltre a
pubblicazioni ufficiali (annuari, bollettini di corse, etc.) raccoglie
volumi di tutte le nazioni, dal ‘500 ad oggi, riguardanti il mondo del
cavallo, spaziando dalla veterinaria, alla mascalcia, dal trotto al
galoppo, dalla narrativa alla storia all’arte; una fototeca, che
comprende più di 30.000 fotografie originali dei grandi campioni del
trotto e del galoppo; un’emeroteca con raccolte di riviste sportive ed
ippiche specializzate dell’800 e del
‘900, italiano e non. Vi è poi un ampio spazio destinato alle opere di pittura e grafica dedicate al cavallo: splendide e raffinate stampe americane ed inglesi si alternano con altre più popolari e curiose. Una
citazione a parte merita il fondo documentario relativo al “cavallo
attaccato”, protagonista delle antiche diligenze e del passato servizio
postale: è possibile ricostruire questo mondo scomparso attraverso
l’esame di regolamenti, avvisi, libretti di viaggio dei postiglioni
(paragonabili alle attuali patenti), passaporti, biglietti e prenotazioni,
carte stradali, orari, libri di viaggi. |
||||||||
|
|||||||||
|
Fin qui una rassegna sicuramente meno approfondita di quanto l’originalissimo materiale esposto, tutto da scoprire, avrebbe meritato. E’ questo materiale che da vita alle attività che vengono svolte all’interno di questo museo: allestimento di stand fieristici per conto dell’Associazione di categoria e degli Enti ippici in Italia e all’estero, collaborazione a riviste e giornali specializzati, mediante articoli, fornitura di materiale fotografico, pubblicazioni di varia entità sul cavallo sportivo e non. Da sempre, infatti, ciò che anima tale particolare struttura è l’amore per il cavallo e la cultura ippica. E, tale passione, è manifesta nei molti volumi editi proprio dal Museo Storico del Trotto e che guardano al mondo di questo splendido e fedele animale sotto molteplici aspetti, da quello artistico, a quello poetico a quello sportivo. A tal proposito il Museo ha edito due interessanti ed unici volumi - Cronistoria del Trotto e Cronistoria del Trotto, I Vincitori – in cui è stata ricostruita la storia del trotto italiano dal suo sorgere alla fine del secolo scorso: un lavoro meticoloso che ha voluto riempire il vuoto di conoscenza dovuto alla mancanza di fonti ufficiali ottocentesche e dare un’idea delle interconnessioni tra l’attività sportiva del trotto e la vita sociale delle varie città italiane.
|