Nome
scientifico
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Ilex
aquifolium L. (Aquifoliaceae) |
Nomi
popolari:
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agrifoglio |
Habitat:
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Europa,
Asia occidentale, fino alla Cina. Frequente nei boschi di alberi
caducifoglie. |
Descrizione:
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Albero
o arbusto di 2-10 m d'altezza, a corteccia lisci, fiorisce in giugno. Le
foglie, alterne e brevemente picciolate, sono coriacee, fortemente
ondulate e dentato-spinose. I fiori, riuniti in fascetti ascellari,
fruttificano in drupe globose, carnose, di colore rosso vivo. |
Cenni
storici:
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Sconosciuto
in antichità, se non brevi cenni di un uso popolare quale antireumatico. |
Curiosità:
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Il
nome deriva dal latino acus = ago, per le spine con cui terminano le
foglie. |
Parti
utilizzate in terapia:
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Giovani
getti. |
Principi
attivi:
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Glucoside
(ilicina) dalla struttura non ancora chiarita |
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Ilixantina,
della famiglia delle xantine, ad attività diuretica e diaforetica. |
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Usi
della pianta:
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Fibroadenosi
mammaria (forse per meccanismo di natura ormonale) |
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Antipiretico |
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Tonico-eccitante,
simile al caffè (per la presenza di xantine) |
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Preparazioni:
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MACERATO
PER MASTOPATIE FIBROCISTICHE: betula verrucosa MG, ilex aquifolium MG e
rubus idaeus MG anaparti. 50 gocce tre volte al dì in poca acqua. |
Controindicazioni:
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Le
bacche, che non hanno utilità terapeutica, sono piuttosto tossiche e
hanno dato casi di intossicazioni a carico del tubo gastroenterico. |