BELLADONNA

Malanni & RimediNaturali

PhytoWeb HomePage

Links

Nome scientifico

Atropa belladonna L. (Solanaceae)

Nomi popolari:

belladonna, solatro furioso

Habitat:

Boschi di latifoglie

Descrizione:

Pianta erbacea perenne pubescente, di odore sgradevole, con grossa radice e fusto robusto, eretto, semplice alla base e ramoso in alto. Le foglie ellittiche sono lunghe fino a 15 cm e hanno margine intero o sinuoso. I fiori ascellari sono isolati e pendenti, viola scuri; il frutto è una bacca nera con molti semi.

Cenni storici:

Nota già in epoca medievale per la sua pericolosità, la belladonna è una delle pianta più usate della Materia medica. All'inizio del '700 divenne noto l'effetto midriatico dell'estratto della pianta. I frequenti avvelenamenti dopo ingestione dei frutti indusse i farmacologi a studi approfonditi sulla droga. Gli effetti tossici riguardavano soprattutto il tubo digerente e le terminazioni nervose; inoltre, secchezza delle fauci e della secrezione oculare, mal di testa, difficoltà a leggere, stupore e diminuzione dell'attività intellettuale.

Curiosità:

Il nome Atropa deriva dalla mitologia greca: era la Parca che tagliava il filo della vita. L'attributo belladonna deriva invece dal veneziano, in riferimento all'uso che si faceva del succo delle bacche, usato come belletto e per far risplendere gli occhi.

Parti utilizzate in terapia:

Foglie

Principi attivi:

punto elenco Atropina (alcaloidi a nucleo tropanico) assieme a scopolamina. Bloccano i recettori colinergici e impediscono i legami di questi con l'acetilcolina liberata dalle terminazioni delle fibre pregangliari parasimpatiche e da quelle postgangliari simpatiche dirette alle ghiandole sudoripare e alcuni vasi; ciò determina tachicardia, caduta di pressione, diminuzione del tono e motilità delle ghinadole secretive digerenti, rilasciamento dei muscoli vescicali, aumento del tono dello sfintere vescicale (ritenzione urinaria), nell'apparato respiratorio rilasciamento muscolare e calo selle secrezioni bronchiali, diminuzione della secrezione salivare e dilatazione pupillare.

Usi della pianta:

punto elenco Spasmi tonici dell'intestino
punto elenco Ipersecrezione gastrica
punto elenco Scialorrea
punto elenco Catarri bronchiali con secrezione mucosa e nell'asma (perchè provoca dilatazione della muscolatura e calo delle secrezioni)
punto elenco Bradicardia (aumenta la frequenza cardiaca)

Preparazioni:

punto elenco DOSI TERAPEUTICHE: polvere g 0,02 - 0,1 per dose; tintura FU gocce 10 per dose.
punto elenco DOSI MASSIME: polvere g 0,1 per dose e g 0,4 al giorno.
punto elenco OLIO PER FRIZIONI ESTERNE: belladonna estratto etereo g 10, olio di oliva g 90.
punto elenco GOCCE SEDATIVE E SPASMOLITICHE: belladonna TM g 30, valeriana TM g 30, camomilla TM g 30, arancio TM g 10. 30 gocce al bisogno.

Controindicazioni:

punto elenco Tossicità: superate le dosi terapeutiche si verificano (oltre a quelle già descritte) accelerazione del polso, extrasistoli, fibrillazione, arresto della peristalsi, rush cutanei, disorientamento, delirio, coma e arresto respiratorio.
punto elenco Atropina e scopolamina superano la barriera encefalica, con azione allucinatoria (atropina) e depressivo-ipnotico (scopolamina)

Malanni & RimediNaturali

PhytoWeb HomePage

Links