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Nome scientifico |
Crataegus oxyacantha e Crataegus monogyna (Rosaceae) |
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Nomi popolari: |
biancospino |
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Habitat: |
Bacino del Mediterraneo, Europa centrale e orientale, Medio Oriente, Nord America. |
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Descrizione: |
Pianta perenne pubescente, con fruttici a rami spinosi, con foglie alterne dal contorno variabile. I fiori, bianchi o rosei, sono raccolti in corimbi. Il frutto è carnoso, formato dalla concrescenza del ricettacolo con l'ovario. La varietà Monogyna si differenzia da quella Oxyacantha per le foglie, glabre, profondamente laciniate, con nervature laterali curvate verso il picciolo. |
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Cenni storici: |
La pianta era poco nota in antichità, e veniva usata solo come pianta ornamentale. Dopo il XIX secolo, invece, scoperti i suoi componenti, divenne celebre per l'azione cardiocinetica leggermente sedativa. |
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Curiosità: |
Etimologia: krataigos = forza (per la durezza del legno); oxus = aguzzo (per le spine acuminate); anthos = fiore |
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Parti utilizzate in terapia: |
Fiore e pianta intera |
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Principi attivi: |
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Usi della pianta: |
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Preparazioni: |
L'estratto secco titolato si usa in quantità pari a 500-750 mg al dì, divisi in due somministrazioni (mattina e sera) lontano dai pasti. Il ciclo dura almeno 3 mesi e fino a miglioramento dei sintomi.
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Controindicazioni: |
potenzia l'azione dei farmaci a base di principi attivi digitalici, l'uso combinato va quindi sottoposto al giudizio del medico. |
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