BOSWELLIA

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Nome scientifico

Boswellia hildebrandtii e Carteri (Burseraceae)

Nomi popolari:

incenso

Habitat:

Monti litoranei dell'Africa centro-settentrionale e sulle boscaglie aride delle colline della savana.

Descrizione:

Arbusto dall'aspetto arboreo con canali resiniferi da cui sgorga un succo bianco e lattiginoso. Le foglie sono imparipennate e i fiori sono riuniti in grappoli, provvisti di 5 sepali e 5 petali. Il frutto è una drupa trigona contenente 3 noccioli. La droga è costituita dalla gommoresina indurita, prelevata da incisioni nella corteccia. Si presenta in lacrime isolate, tonde, fragilissime e con rottura lucente.

Cenni storici:

Nota sin dall'antichità perchè fornitrice dell'incenso, prima utilizzato nei culti pagani e poi collegata invece al culto cristiano. Il nome le fu dato da Roxburg nella seconda metà del XVIII secolo.

Curiosità:

Dal punto di vista medicinale, la corteccia bollita in acqua e latte veniva somministrata per i disordini dello stomaco, le bronchiti e le polmoniti.

Parti utilizzate in terapia:

Resina

Principi attivi:

punto elenco Olio essenziale terpenico (pinene, dipentene, cadinene, canfene, fellandrene) dalle proprietà antisettiche ed espettoranti.
punto elenco La parte resinosa non volatile contiene acido boswellico dalle proprietà antisettiche ed astringenti.

Usi della pianta:

punto elenco Fitocosmetici (detergenti e prodotti per massaggi) con caratteristiche toniche e purificanti.
punto elenco Antiinfiammatoria e antireumatica, specifica per infiammazioni a componente immunologica (artrite reumatoide) anche in associazione con farmaci di sintesi. Il meccanismo d'azione sarebbe l'inibizione dell'enzima 5-lipossigenasi, da cui originano i leucotrieni, sostanze proinfiammatorie a livello articolare.
punto elenco Altre malattie infiammatorie croniche (colite ulcerosa e asma bronchiale).

Preparazioni:

punto elenco Estratto secco nebulizzato e titolato in acidi boswellici al 4%. Non è previsto alcun titolo in nessuna Farmacopea. Di questo estratto vanno assunti 450-600 mg al dì, preferibilmente a stomaco pieno, per 45-60 giorni consecutivi, poi interrompere per 20-30 giorni. Questo schema andrebbe iniziato nella stagione autunnale.

Controindicazioni:

Nessuna degna di nota.

 

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