Nome
scientifico
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Calendula officinalis
(Composite)
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Nomi
popolari:
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Calendola,
fiorrancio, fior d'ogni mese
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Habitat:
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comune pianta da giardino che cresce nel Nord America ed in
Europa.
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Descrizione:
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I capolini sono
grandi, solitari e peduncolati, hanno fiori periferici color
giallo-arancio a linguetta e fiori centrali tubulati.
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Raccolta:
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Fiorisce in
maggio - giugno, periodo in cui vengono raccolti i fiori.
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Cenni
storici:
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Questa pianta
divenne celebre in Germania nel XVI secolo grazie ad Alberto Magno, che ne
constatò le virtù emmenagoghe e antidolorifiche.
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Curiosità:
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Il nome deriva
dal latino "calendae" e si riferisce alla prolungata fioritura
di questa pianta.
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Parti
utilizzate in terapia:
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I fiori.
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Usi
della pianta:
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trattamento topico di ferite,
afte
ed ulcere, lievi ustioni (eritema solare), eczemi, grazie all'azione
antimicrobica selettiva contro i germi gram+ (Staphylococcus aureus,
Streptococcus betaemolitico). |
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trattamento di disturbi del tratto gastrointestinale quali
gastriti, ulcera peptica e colite ulcerosa. |
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antimicotica |
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trattamento
delle congiuntiviti e delle cheratiti erpetiche |
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trattamento di paraodontopatie. |
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usata per ridurre la ritenzione
idrica. |
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La
calendula sembra possedere attività immunostimolante probabilmente dovuta ai
composti polisaccaridici. Altre proprietà studiate da tempo sono quelle
antitumorale ed antivirale (anche nei
confronti del virus HIV). |
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la calendula in associazione
al Symphitum
officinalis è in grado di ridurre in maniera significativa la sintomatologia
dolorosa e favorire la guarigione in soggetti affetti da ulcera e
gastroduodenite. |
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Principi
attivi:
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Tra i
costituenti chimici della calendula vi sono:
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composti glicosidici,
in particolare saponine, come il calenduladiolo (responsabili -anche
se non è del tutto certo- dell'azione emmenagoga)
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flavonoidi,
come l'isoquercetina: assieme al calenduladiolo esercita azione
coleretica e diuretica
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poliacetileni,
acidi fenolici, polisaccaridi, saponosidi triterpenici: questi sono
responsabili dell'azione batteriostatica verso Staphylococcus aureus
e alcuni Streptococchi, e soprattutto dell'azione cicatrizzante
nelle ferite e antinfiammatoria nel tessuto connettivo, perchè
incrementano l'attività leucocitaria.
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un olio
volatile e acido clorogenico, triterpeni (acido oleanolico),
composti sesquiterpenici, steroli.
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Preparazioni:
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INFUSO
EMMENAGOGO: calendula fiori g 40, borsa pastore sommità g 30,
aristolochia sommità g 20, ruta sommità g 10. Un cucchiaio per
tazza, 2-3 tazze al dì. |
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INFUSO
COLERETICO E DIURETICO: calendula fiori g 40, carciofo foglie g 30,
cardo mariano semi g 20, rosmarino foglie g 10. Un cucchiaio per
tazza, 2 tazze al dì. |
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TOCCATURE CONTRO LE AFTE: calendula TM gocce 50, mirra TM gocce 30,
iperico TM gocce 30. Miscelare con tre cucchiaini d'acqua e toccare
l'afta con un bastoncino cotonato imbevuto. |
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Avvertenze:
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In laboratorio è stato osservato che il trattamento può causare
sensibilizzazione a livello della cute. Possono verificarsi reazioni
allergiche anche gravi in seguito ad assunzione per via orale.
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