CAMOMILLA ROMANA

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Nome scientifico

Anthemis nobilis (Asteraceae)

Nomi popolari:

camomilla romana

Habitat:

Europa centro-meridionale, Gran Bretagna. Originariamente, nasce in Nord Africa.

Descrizione:

Erba perenne, pubescente, aromatica, a caule molto ramificato, prostrato o eretto, alto da 10 a 40 cm. Le foglie sono bipennate, con lacinie brevi e setacee. I capolini sono emisferici, protati da un peduncolo ingrossato all'apice; hanno diametro di 2-2,5 cm. I fiori periferici, femminili, sono bianchi e ligulati; i centrali, ermafroditi, sono tubulosi e gialli. I frutti sono piccoli acheni glabri, lucidi e verdognoli.

Cenni storici:

Il monaco Joachim Camerarius la scoprì nel 1588 nella campagna romana, e la confuse per una variante "doppia" della camomilla, da cui il nome: in realtà, la pianta appartiene a tutt'altra famiglia che non è neppure originaria della zona laziale, bensì del Nord Africa.

Curiosità:

Il nome Anthemis le venne dato da Michaux ai primi del '700 e significa "piccolo fiore", l'attributo "nobilis" le venne dalle sue proprietà medicamentose.

Parti utilizzate in terapia:

I capolini.

Principi attivi:

Olio essenziale (terpeni e sesquiterpeni): acido antemico, azulene, apigenina, acido angelico. Vedi camomilla.

Usi della pianta:

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Stomachico, antispasmodico, antiflogistico

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Affezioni del tubo digerente, e delle vie urinarie.

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Sedativo nervino ed antinevralgico negli stati emotivi e dolorosi.

Preparazioni:

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INFUSO SEDATIVO: camomilla romana g 30, tiglio fiori g 20, meliloto sommità g 20, arancio fiori g 20, luppolo fiori g 10. Un cucchiaio per tazza, 2-3 tazze al dì.

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GOCCE SEDATIVE: camomilla romana estratto fluido (EF) g 40, melissa EF g 20, tiglio EF g 20, luppolo EF g 20. 30-40 gocce al bisogno.

 

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