CHINA

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Nome scientifico

Cinchona succirubra, calisaya e ledgeriana

Nomi popolari:

china rossa, gialla

Habitat:

Perù e Bolivia (origine), ora coltivate anche in India, Giava, Antille.

Descrizione:

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CINCHONA CALISAYA: albero di 30 metri, con corteccia rugosa, grigio-bruna o biancastra, con foglie lanceolato-ovale; le infiorescenze, a pannocchia, sono rosa carne. I frutti sono capsule ovali.

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CINCHONA LEDGERIANA: ha foglie più lanceolate e a margini ondulate, con picciolo e nervature gialle. I fiori, sono piccoli, bianco-verdognoli, portati da peduncoli ricurvi.

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CINCHONA SUCCIRUBRA: ha corteccia rossastra, profondamente screpolata e foglie largamente ovali, che con il tempo assumono un colore rosso-sangue. I fiori hanno calice porporino.

Cenni storici:

La china sarebbe stata scoperta in Perù, nei dintorni di Laxa. In seguito ad un sisma, alcuni alberi sarebbero caduti nel lago a cui si abbeveravano le greggi in quota, e le popolazioni indigene notarono che gli animali malati -specie di febbre- guarivano. L'albero in questione è l'albero della China. Nel 1638, durante le invasioni spagnole, un soldato venne curato da un indigeno con l'acqua del lago di Laxa, alleviandone la febbre. I gesuiti, al seguito delle truppe, portarono in Europa i germogli della pianta, introducendo la china fra le piante officinali maggiori.

Curiosità:

La china in polvere viene anche chiamata polvere dei gesuiti o pulvis eminentissimis cardinalis perchè fu introdotta in Europa dai padri gesuiti.

Parti utilizzate in terapia:

Corteccia (due varietà: china gialla e china rossa). CHINA GIALLA: pezzi irregolari, pesanti, compatti, uniformi con superficie giallo-fulvo cupo. CHINA ROSSA: ha superficie esterna rossa o bruno-nerastra, con solchi longitudinali, mentre all'interno è rosso-vivo.

Principi attivi:

Alcaloidi chinolinici (presenti anche fino al 15%, titolo minimo obbligatorio è il 6%): chinina, chinidina, cinconina e cinconidina. Queste sostanze sono antipiretiche ed antimalariche.

Usi della pianta:

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Febbre e malaria: la china agisce contro amebe, parameci, plasmodi e tripanosomi.

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Tonico eupeptico ed antifermentativo utile per trattare le dispepsie gastroenteriche, dovuto ad acidi chinotannici.

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Stimolante e neurotonico, per aumentare l'appetito e la secrezione gastrica e salivare, la motilità gastrointestinale e la funzionalità epatica.

Preparazioni:

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INFUSO AMARO-PEPTICO: china corteccia g 40, calamo radice g 20, angelica radice g 10, cola noci g 10, colombo* radice g 10, genziana radice g 10. 1 cucchiaio per tazza, una tazza dopo i pasti.

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GOCCE CONTRO L'ACIDITÀ DI STOMACO: china TM g 50, rabarbaro TM g 30, genziana TM g 20. 30 gocce dopo i pasti.

* COLOMBO

Jatrorrhiza columba Mayers. Pianta originaria della costa orientale africana (Madagascar), importata in Europa dai Gesuiti nel 16° secolo. La sua radice viene usata come amato tonico eupeptico nell'anoressia e nei disturbi dissenterici, grazie al suo contenuto in alcaloidi isochinolinici (palmatina, columbamina e jatririzzina), principi amari diterpenici e una grande quantità d'amido.

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