Nome
scientifico
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Nasturtium officinalis R. Br. (Cruficerae) |
Nomi
popolari:
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crescione |
Habitat:
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Luoghi paludosi, sorgenti e ruscelli. |
Descrizione:
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Pianta erbacea perenne, con foglie presentanti segmenti dentati; le
infiorescenze (corimbi) portano fiori tetrameri con 4 petali a forma di
unghia, di colore bianco. Il frutto è una siliqua di 8-15 mm, contenente
semi. |
Cenni
storici:
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Il
nome deriva da "quod nasum torqueat" detto da Varone in riferimento
all'odore della pianta. In epoca romana era noto anche per l'azione
irritante ed iperemizzante, che Galeno sfruttò in preparazioni
antireumatiche rubefacenti. L'utilizzo più diffuso è però quello alimentare
(anche per gli animali domestici) e ne ha favorito la diffusione. |
Curiosità:
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Secondo la scuola salernitana "stimolava gli appetiti di Venere e riteneva i
capelli che cascavano". |
Parti
utilizzate in terapia:
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Pianta intera. |
Principi
attivi:
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Olio etereo contenente gluconasturzina e composti sinigrosidi, che per
idrolisi rilasciano isosolfocianato di feniletile. |
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Sali di potassio, ferro, manganese, zinco, iodio e vitamine A, B1 e
elevate quantità di vitamina C (fino al 34% nelle foglie fresche). |
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Usi
della pianta:
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Antiscorbutico (come alimento) per l'elevato contenuto di vitamina C. |
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Revulsivo, per frizioni contro la caduta dei capelli. |
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Secretolitico per affezioni bronchiali. |
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Antieczematoso in preparazioni topiche. |
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Preparazioni:
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LOZIONE ANTICADUTA: crescione TM g 40, ortica TM g 30, capsico TM g 5,
menta TM g 15, timo TM g 10. Frizionare il cuoio capelluto. |
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Controindicazioni:
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Il
fatto che la pianta cresca in zone paludose può rendere pericoloso l'uso
della pianta fresca, quando non venga accuratamente pulita (si possono
trasmettere trematosi epatiche). |