Nome
scientifico
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Helichrysum italicum Roth. (Compositae) |
Nomi
popolari:
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elicriso |
Habitat:
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Largamente diffuso nelle regioni mediterranee, nei luoghi pietrosi, aridi e
sabbiosi, nei greti dei fiumi, dalle colline al mare. |
Descrizione:
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Pianta erbacea annua o perenne, con fusto dritto e foglie lineari. Ha fiori
a capolino di colore giallo intenso, riuniti in corimbi, che compaiono da
maggio a settembre. Il frutto è un achenio con un pappo. |
Cenni
storici:
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Impiegato empiricamente in veterinaria per le affezioni respiratorie, ma
all'inizio del secolo scorso venne riconosciuta questa proprietà da studi
scientifici. La pianta ora si usa anche nella farmacologia umana: è un
antibatterico, mucolitico e spasmolitico. |
Curiosità:
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Il
nome venne introdotto nel '700 alludendo all'aspetto raggiato dei capolini e
al colore dorato (Helios = sole) |
Parti
utilizzate in terapia:
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Sommità fiorite. |
Principi
attivi:
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Olio essenziale: contiene terpeni (pinene, geraniolo) |
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Ftalidi e piranoderivati che hanno azione sedativa della tosse, perchè
agiscono da spasmolitici. |
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Elicrisina. |
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Usi
della pianta:
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Affezioni dell'albero respiratorio: bronchiti, asma, pertosse. La pianta
favorisce l'espettorazione e calma gli attacchi di tosse. |
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Antibatterico (la parte di olio essenziale) |
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Antiallergico |
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Uso topico: dermatosi allergiche e nelle patologie del connettivo. |
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Preparazioni:
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Gocce antiallergiche e antinfiammatorie: elicriso TM g 40, calendula
TM g 20, enula TM g 20, piantaggine TM g 20. 40 gocce 3 volte al giorno.
Tisana mucolitico-espettorante: elicriso sommità g 40, verbasco
sommità g 30, altea foglie g 20, rosolaccio fiori g 10. Fare un infuso con
un cucchiaio per tazza, assumere tre tazze al giorno. |