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Nome scientifico |
Equisetum arvense (Equisetaceae) |
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Nomi popolari: |
equiseto, coda cavallina, setolone, erba brusca |
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Habitat: |
Area circumboreale eurasiatica. Comune nei prati, lungo i fossi e i ruscelli. |
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Descrizione: |
Pianta perenne a rizoma sottile e assai sviluppato, possiede cauli eretti fertili e sterili. I cauli fertili, in primavera, sono piccoli, bruno-rosati e senza clorofilla: in corrispondenza dei nodi hanno una guaina bruna terminante con 4 o 12 denti. Alla sommità dei cauli si trova una spiga giallina formata dagli sporangi. I fusti fertili muoiono dopo la maturazione delle spore. In estate si sviluppano i cauli sterili, cavi e fragili, verde-scuro, fortanti ai nodi verticilli di rametti articolati. |
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Cenni storici: |
Galeno riferisce che questa pianta può essere usata come astringente, come cicatrizzante per ferite anche gravi e nelle turbe gastrointestinali. Nel XVI secolo si usava come antisettico urinario e venne utilizzato come cibo per i malati di tubercolosi. |
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Curiosità: |
Era utilizzato in antichità per lucidare legni e metalli, data la notevole quantità di silice contenuta. Inoltre, venne usato in polvere per pulire casseruole e rifinire prodotti artigianali in ferro e legno. L'equiseto si utilizzava anche come alimento: durante la quaresima, i contadini lo mangiavano in sostituzione del pesce, cucinando i germogli fertili prima nell'acqua e poi infarinandoli e friggendoli. |
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Parti utilizzate in terapia: |
I cauli sterili. |
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Usi della pianta: |
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Principi attivi: |
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Preparazioni: |
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Tossicità: |
Pur non essendo noto finora alcun principio attivo tossico, si è verificata la morte di animali (dopo paralisi del sistema nervoso centrale) che avevano ingerito grosse quantità di coda cavallina. Si può ipotizzare che tali decessi siano dovuti a infestazioni di funghi velenosi che possono colpire la pianta di equiseto. |
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Avvertenze: |
a dosi elevate e dopo cure prolungate, può provocare iperpotassiemia. E' possibile confondere la pianta con Equisetum palustre, tossico per la presenza di alcaloidi. Sconsigliato in gravidanza ed allattamento. |
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