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Nome scientifico |
Eschscholtzia californica |
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Nomi popolari: |
escolzia |
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Habitat: |
Originaria dell'America orientale, ora è diffusamente coltivata anche in Europa. |
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Descrizione: |
Pianta perenne, alta 40-50 cm, con fusto sdraiato e diffuso a cespuglio. Le foglie sono alterne, picciolate, e molto incise. I fiori, del diametro di 6-8 cm, sono portati da lunghi peduncoli. Il calice ha due sepali e corolla con 4 petali obovati, gialli. L'ovario si trasforma in una capsula lineare lunga 6-8 cm che si apre in due valve. |
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Cenni storici: |
David Duglas, mandato a scoprire nuove piante ornamentali nel '700, scoprì l'escolzia per la bellezza dei suoi fiori. La somiglianza con i papapveri e l'uso dei nativi d'America (la usavano contro il mal di testa dopo averla scaldata su pietra rovente) incuriosì gli studiosi, che scoprirono i suoi effetti terapeutici. |
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Curiosità: |
Il nome non proviene dallo scopritore della pianta, bensì venne dato alla pianta in onore di uno dei tanti esploratori dell'Oceano Pacifico, Franz Eschscholtz. |
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Parti utilizzate in terapia: |
Pianta intera, spesso usata allo stato fresco. |
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Principi attivi: |
Alcaloidi protoberberinici (titolo minimo in Farmacopea Francese 0,2%), fra cui protopina, chelidonina e cheleritrina, morfina (in tracce), escholinina, lauroscholtzina. |
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Usi della pianta: |
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Preparazioni: |
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