Nome
scientifico
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Peucedanum ostruthium Koch. (Umbrelliferae) |
Nomi
popolari:
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imperatoria |
Habitat:
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Cresce nei pascoli, nei luoghi erbosi, boschivi e umidi del piano montano.
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Descrizione:
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Pianta erbacea con caule eretto, striato, scarsamente ramificato e con
grossa radice tuberosa. Le foglie, ampie e tripennate, hanno segmenti ovali
a margine seghettato. I fiori, bianchi o rosati, sono raccolti in ombrelle
di 20-40 raggi disuguali. I frutti sono alati nelle due costole marginali.
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Cenni
storici:
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Nel Medioevo le venne dato il nome di imperatorie per le molte virtù che la
caratterizzavano. Già Ippocrate comunque la conosceva come droga contro la
peste e tutti i veleni. Nel XIV secolo le sue proprietà divennero sempre
meno considerate anche perchè la pianta era di difficile reperimento. |
Curiosità:
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La
medicina popolare continua ad usare l'imperatoria per curare disturbi
gastrici ed intestinali con infiammazioni e catarri. |
Parti
utilizzate in terapia:
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Rizoma |
Principi
attivi:
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Olio essenziale: terpeni aromatici e un principio amaro cumarinico detto
imperatorina, responsabile del sapore aromatico e pungente della radice.
I Terpeni hanno inoltre azione antisettica. |
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Usi
della pianta:
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Liquori amari e digestivi |
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Espettorante ed antisettica nei catarri bronchiali con forti secrezioni. |
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Preparazioni:
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GOCCE DIGESTIVE: imperatoria TM g 40, finocchio TM g 20, china TM g 20,
angelica TM g 20. 30-40 gocce dopo i pasti. |
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INFUSO DIGESTIVO: imperatoria rad. g 30, galanga rad. g 10, rabarbaro
rad. g 20, china cort. g 20, arancio cort. g 20. Un cucchiaio per tazza,
bollire 1 minuto, poi filtrare e bere una tazza dopo i pasti. |
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