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Nome scientifico |
Glycyrrhiza glabra |
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Nomi popolari: |
liquirizia |
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Habitat: |
Bacino del Mediterraneo, Cina, Medio Oriente, Australia |
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Descrizione: |
Pianta perenne e stolonifera alta 1,5 metri, con foglie alterne, imparipennate, con 4-7 paia di foglioline ellittiche un po' viscide sulla pagina inferiore. I fiori, piccoli e azzurrognoli sono raccolti in spighe ascellari. Il frutto è un legume oblungo e lineare, arcuato, contenente semi bruni, lisci e reniformi. |
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Cenni storici: |
Teofrasto la nomina già nell'era dell'Antica Grecia, chiamandola "radice di Siria". Venne coltivata dai monaci benedettini nel X secolo, che ne ricavavano grandi quantità che però utilizzavano in forma di tabacco da masticare per alleviare la tosse. Nella seconda metà del XX secolo alcuni studi rivelarono però nuove proprietà. |
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Curiosità: |
I Buddisti ne hanno grande considerazione, dal momento che la utilizzano per una cerimonia religiosa per immergervi la statua di Buddha. Il nome del genere deriva dalle due parole greche "glykys" e "rhiza", rispettivamente "dolce" e "radice". "Glabra" invece è riferito al fatto che la pianta non possiede peli superficiali. |
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Parti utilizzate in terapia: |
Stoloni e radici (in pezzi di varia lunghezza grossolanamente cilindrici e variamente ondulati). |
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Principi attivi: |
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Usi della pianta: |
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Preparazioni: |
Secondo la Farmacopea Italiana, la droga deve contenere almeno il 4% di acido glicirrizinico.
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Avvertenze: |
Non usare in caso di ipertensione, in bambini di età inferiore ai 12 anni, in gravidanza e allattamento. |
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