MALVA

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Nome scientifico

Malva sylvestris

Nomi popolari:

malva

Habitat:

Comunissima nei prati di tutta Europa e in Asia occidentale

Descrizione:

Fiorisce da marzo a ottobre.

Pianta annua o bienne, erbacea, con radice a fuso; ha fusto eretto strisciante, lungo 10-60 cm. Ha foglie lobate e lunghi piccioli. I fiori, raccolti in piccoli gruppi ascellari, hanno petali rosa a venature più scure. Il frutto è un policocco.

Cenni storici:

Queste proprietà vennero confermate già nel 16° secolo dal Mattioli, che la considerava anche un buon antinfiammatorio.

Curiosità:

I Greci la chiamavano "malakòs" ossia molle, per le sue foglie poco consistenti, e già Ippocrate l'aveva inserita nel suoi erbario. Presso i Romani era usata come emolliente. 

Parti utilizzate in terapia:

Foglie e fiori.

Principi attivi:

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Mucillagini, ossia polisaccaridi, tipo metilpentosi, esosi di cellulosa e acido galatturonico. Calma le infiammazioni delle mucose, impedendo il riassorbimento degli irritanti.

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Glucoside antocianico chiamato malvina.

Usi della pianta:

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Antitussivo e bechico, per effetto protettore a livello bronchiale delle mucillagini.

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Antiulcera (le mucillagini agiscono da gastroprotettore) e antinfiammatorio (per effetto della malvina) ed antiflogistico nelle enteriti.

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Emollienti ed antiflogistici anche per uso esterno: esempio, soluzioni dermatologiche.

Preparazioni:

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INFUSO EMOLLIENTE ED ANTINFIAMMATORIO DEL TUBO DIGERENTE: malva foglie g 40, malva fiori g 10, camomilla fiori g 30, alloro foglie g 20. Un cucchiaio per tazza, una tazza dopo i pasti.

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INFUSO ANTICATARRALE E BECHICO: malva foglie g 50, altea foglie g 20, tiglio fiori e brattee g 20, timo serpillo g 10. Un cucchiaio per tazza, tre tazze al dì.

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