PROSTATA

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DESCRIZIONE

Le malattie della prostata, ghiandola dell'apparato genitale maschile con varie funzioni associate all'attività sessuale e urologia, sono legate a fatti infiammatori e infettivi (prostatite) e all'ipertrofia (adenoma e carcinoma prostatico).

L'infezione è quasi sempre sostenuta da batteri e può, in alcuni casi, dare origine ad ascessi, la forma acuta può con una certa frequenza non risolversi completamente e dare origine a forme croniche, che possono riacutizzarsi occasionalmente; spesso il germe responsabile di queste forme è l'Escherichia coli.

L'ipertrofia benigna è rappresentata dall'aumento del volume della prostata dovuto alla formazione di noduli di tessuto fibroso e ghiandolare; è molto frequente nella popolazione maschile dopo i 50 anni di età. Il carcinoma prostatico è il tumore maligno più frequente nel sesso maschile dopo i 75 anni di età e, se diagnosticato in fase iniziale, può essere trattato efficacemente.

I sintomi principali della prostatite dipendono dal grado di infezione e sono rappresentati da dolore nella zona della vescica e del retto, dovuto all'ingrossamento e all'infiammazione; senso di peso e disturbi della minzione sono sempre presenti; bruciori e stimoli frequenti si aggravano con l'estendersi dell'infezione. Può essere presente febbre. Il trattamento richiede terapia antibiotica.

Nella prostatite cronica possono osservarsi in forma attenuata e recidiva tutti i sintomi appena descritti: a volte l'unico segno è una goccia di pus con l'urina del mattino. I sintomi principali dell'adenoma prostatico sono legati all'ingrossamento della ghiandola e al conseguente deflusso difficoltoso dell'urina dalla vescica. Il segno più caratteristico è la frequenza dello stimolo notturno alla minzione, legato al reflusso e al riempimento retrogrado della vescica. Anche la minzione assume caratteristiche diverse: più debole e difficoltosa, termina di solito con uno sgocciolamento prolungato.
L'ingrossamento della prostata, per altro quasi considerato normale nel maschio dopo i 40 anni di età, non deve generare allarmismi, ma solo consigliare delle serene valutazioni mediche; in particolare è oggi importante parlare con il proprio medico del significato di esami recenti (PSA) che sono spesso usati in eccesso. Il sintomo più fastidioso determinato dall'ingrossamento è il rallentamento della velocità di emissione dell'urina e la riduzione della forza di uscita.

TRATTAMENTO

Se è vero che il tutto va seguito dal medico, è anche vero che alcuni aiuti terapeutici possono essere attuati personalmente.

Tra i GEMMOTERAPICI si sceglierà la associazione di Sequoia gigantea MG 1D (30/40 gocce due volte al giorno), e di Sabal serrulata MG 3D da usare al dosaggio di 20 gocce tre volte al giorno. Sequoia troverà il suo miglior effetto se alternata periodicamente a Ribes nigrum 1D.

Sia l'infuso (3 prese per tazza per 10 minuti) che la TM (20 gocce due o tre volte al giorno) di Solidago virga aurea, hanno azione astringente e diuretica; utile quindi nella ipertrofia della prostata.

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