| Nome
      scientifico | Rosmarinus officinalis L. (Labiatae) | 
  
    | Nomi
      popolari: | rosmarino | 
  
    | Habitat: | Al 
    sole, nei luoghi pietrosi o sabbiosi, secchi, lungo le rive del bacino del 
    Mediterraneo. Può essere anche coltivata in orti e giardini. | 
  
    | Descrizione: | Arbusto cespuglioso sempreverde, con fusto legnoso, con foglie opposte, 
    lineari, coriacee che emanano un intenso odore canforato; i fiori, 
    azzurro-violetti, sono riuniti in glomeruli a formare spighe terminali. | 
  
    | Cenni
      storici: | Già noto agli Egizi, il rosmarino 
    veniva usato sin dall'antichità. La pianta è sempre presente nelle 
    cerimonie, sia nuziali sia funebri, per proteggere contro il maligno.  Ippocrate, Dioscoride e i medici 
    medioevali ne raccomandavano l'uso come stimolante, antispasmodico, 
    diuretico, colagogo, vermifugo e antisettico. I Romani lo usavano anche per 
    arderlo nei templi, nella decorazione dei Lari e come mezzo di 
    purificazione. Le virtù terapeutiche riguardavano soprattutto l'olio 
    essenziale, per unguenti e per profumi; l'"Acqua della Regina D'Ungheria" 
    era un rimedio in voga presso il Re Sole e derivava dalla distillazione di 
    vino e rosmarino. | 
  
    | Curiosità: | Nome greco: rops = arbusto  e myrinos = odoroso | 
  
    | Parti
      utilizzate in terapia: | Sommità, 
    foglie (per ottenere la tintura madre), giovani getti (usati in gemmoterapia). | 
  
    | Principi
      attivi: | 
      
        |  | Olio essenziale, 
        presente in ragione dello 0,5 - 2,5%, è costituito da limonene, canfora 
        (5-25% dell'olio), pinene (sia alfa sia beta), eucaliptolo, borneolo ed 
        acetato di bornile; ad azione batteriostatica e 
        revulsivo. La canfora di rosmarino è costituita da canfora classica e 
        canfora matricaria: la sua azione non si discosta comunque molto dalla 
        canfora ottenuta dal Laurus camphora, e perciò è utile come tonico 
        generale per la circolazione e per il sistema nervoso. Agisce 
        specialmente sulle pareti vasali e perciò si usa negli spasmi vascolari, 
        nella riduzione dell'irrorazione periferica e nell'ipotensione. |  
        |  | Acido rosmarinico (depside fenolico), 
        acido labiatico, acido clorogenico e caffeico, tutti ad azione antiossidante. |  
        |  | Altri terpeni (pricosalvina, rosmanolo) ad azione spasmolitica sinergica 
        con quella dei terpeni dell'olio essenziale. |  
        |  | Un principio amaro (carnasolo) è utile come antiepatotossico. |  
        |  | Flavonoidi (apigenina, luteolina, diosmina e diosmetina). |  | 
  
    | Usi
      della pianta: | 
      
        |  | Dispepsie gastriche, meteorismo, flatulenza, 
        spasmi intestinali: 
        queste proprietà si esplicano utilizzando la foglia, per tisane, tinture 
        madri ed estratti fluidi. |  
        |  | Coleretico e colagogo nelle stasi biliari; 
        litiasi, cirrosi allo stato iniziale. Utile nelle persone inappetenti, 
        anche perché ha azione tonica. |  
        |  | Depurativo, disintossicante, stimolante. |  
        |  | Antireumatico per la sciatica, le nevralgie, le artriti e qualunque 
        dolore dovuto ad eccessi di tossine associato con difetti 
        nell'eliminazione delle stesse. |  
        |  | Il rosmarino ha anche azione di leggero ipotensivo e diuretico, quindi 
        utile nell'ipertensione iniziale. |  
        |  | Leggero analgesico e revulsivo cutaneo per mialgie e negli stati 
        ipotonici muscolari: è utile per giovani ed anziani negli stati di 
        debolezza, astenia, nel superlavoro e nello stress. In questo caso, si 
        usa l'olio per massaggi (vedere "Preparazioni"). |  
        |  | Le proprietà toniche sono molto spiccate: migliora il rendimento 
        intellettuale, favorisce la concentrazione e la memoria, migliora 
        l'umore (in questo senso fa da antidepressivo). La Farmacopea Britannica 
        riconosce l'azione contro leggere depressioni e stati di debilitazione, 
        oltre che per la debolezza cardiovascolare. |  
        |  | Le proprietà antiossidanti sono oggi di particolare interesse 
        scientifico. |  
        |  | Antimicrobico contro batteri e funghi, antisettico. |  | 
  
    | Preparazioni: | 
      
        |  | GOCCE ANTIDISPEPTICHE E COLAGOGHE: rosmarino TM g 40, tarassaco TM g 20, 
    cardo mariano TM g 20, chelidonia TM g 10. 40 gocce dopo i pasti. |  
        |  | Uso esterno per massaggi: si usano le frizioni di olio diluito al 
        5% in olio di mandorle dolci. |  
        |  | La crema per massaggi al 6-10% si usa nei reumatismi, nelle 
        piaghe, nelle scottature e per l'affaticamento generale e debolezza nei 
        bambini. |  | 
  
    | Controindicazioni e avvertenze: | L'ingestione di dosi elevate di 
    olio di rosmarino provoca: irritazione gastrointestinale, nefrite, 
    convulsioni e spasmi. In gravidanza è da evitare. Anche il soggetto epilettico non 
    dovrebbe utilizzare l'olio di rosmarino. |