Nome
scientifico
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Lithrum
salicaria |
Nomi
popolari:
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salicaria,
verga rossa |
Habitat:
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Cresce
nei fossi o lungo le rive dei fiumi e degli stagni. |
Descrizione:
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Pianta
erbacea perenne, glabra, a cauli eretti tetragoni, alti 60-100 cm, con
foglie opposte verticillate, acute e a margini interi. I fiori, grandi,
sono disposti a spiga. Il frutto è una capsula. |
Cenni
storici:
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Introdotta
ufficialmente nella materia medica dal Mattioli, la salicaria ha un succo
in grado di fermare le emorragie e le diarree. Fu poi dimenticata, ma
all'inizio del '900, due studiosi francesi ne sperimentarono positivamente
l'azione sui reduci del fronte malati di dissenteria batterica emorragica. |
Curiosità:
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Il
nome deriverebbe da lithron, grumo di sangue, per le proprietà sul
sangue oppure semplicemente per il colore rosso delle infiorescenze. |
Parti
utilizzate in terapia:
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Sommità. |
Principi
attivi:
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Tannini
(acido gallico e digallico, ellagico, catecolo) |
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Glucoside
antibatterico, salicarina: agirebbe reagendo con i tannini. |
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Usi
della pianta:
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Astringente,
emostatico |
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Antibatterico
(specie contro Staphylococcus aureus, bacilli dissenterici, tifo,
paratifo e colibacilli) |
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Antinfiammatorio
uso esterno: infiammazioni vaginali, colluttori per il cavo orale,
emostatici nelle epistassi ripetute. |
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Preparazioni:
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INFUSO
ANTIDIARROICO: salicaria sommità g 50, quercia corteccia g 20,
cumino semi g 20, calamo aromatico radice g 10. 1 cucchiaio per
tazza, bollire per un minuto, bere due tazze al dì. |
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