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Nome scientifico |
Thymus serpillum L. (Labiatae):
detto serpillo o pepolino. Thymus vulgaris L. (Labiatae): detto timo maggiore. Thymus pulegioides L.: detto timo goniotrico. Thjymus zygis L. |
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Habitat: |
Fiorisce da maggio a settembre. Il T.vulgaris è scarsamente presente in Italia allo stato spontaneo, tranne in Toscana e nei pendii aridi di Liguria e Piemonte. Il T.serpillum cresce a macchie nei prati aridi, pietraie e rupi soleggiate. Il T.pulegioides cresce sulle alture in zone soleggiate e pietrose di tutta l'Italia ed è utilizzato prevalentemente in cucina. Il T.zygis cresce in Spagna e Portogallo. |
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Descrizione: |
Il
T.serpillum ha fusto erbaceo o lignificato alla base, presenta un andamento prostrato e poi
ascendente molto ramoso. Le foglie sono ovali, o quasi lineari, a margini
piani, oppure solo leggermente revoluti a superficie pelosa o glabra. I
fiori sono raccolti in infiorescenze. Il T.vulgaris è eretto ed alto 10-30 cm. |
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Cenni storici: |
Si conosce dai tempi di Apuleio come rimedio antinevralgico. La fama in Arabia invece lo descriveva come droga antiveleno, utile anche per tosse e reumi. Alberto Magno, medico specializzato, diede una nuova interpretazione e lo definì "cura per malinconici e gli epilettici". Le Farmacopee odierne non lo prendono in realtà in grande considerazione, pur riconoscendone l'alto contenuto in olio essenziale. | ||||||||||||
Parti utilizzate in terapia: |
Pianta intera fiorita
come fonte dell'olio essenziale. L'olio si distingue in:
Per gli usi medicamentosi, la pianta essiccata deve contenere almeno il 1,2% di essenza titolata allo 0,5% di timolo (Farmacopea Europea). In realtà il titolo varia molto. |
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Principi attivi: |
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Usi della pianta: |
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Preparazioni: |
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Controindicazioni: |
Dosi eccessive di timo potrebbero dare
intossicazione da timolo con i
seguenti sintomi: irritazione gastrointestinale, congestione bronchiale,
irritazione del parenchima renale, sofferenza epatica, bradicardia e
ipotermia. Si preferisce usare l'olio incorporato su base grassa al -10%. In generale, tutte le piante contenenti oli essenziali vanno usate con cautela per via orale (possibile tossicità per individui con patologie gastriche) o per uso locale sulla pelle (l'olio puro può provocare irritazione o fotosensibilizzazione). L'uso inalatorio va effettuato con 5-6 gocce in una ciotola di acqua bollente respirandone i vapori per 2-10 minuti. |
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