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Nome scientifico |
Arctostaphylos uva ursi |
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Nomi popolari: |
uva ursina |
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Habitat: |
Luoghi pietrosi e zone boscose aperte dei monti |
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Descrizione: |
Le foglie alterne, obovate o lanceolate sono coriacee, persistenti, lucenti e di colore verde oliva sopra, e verde bruno sotto. I fiori, che compaiono tra aprile e maggio, rosei e penduli, si raccolgono in piccoli grappoli terminali di 12-15 cm e portano ciascuno piccole brattee alla base del pedicello. Il frutto è una drupa globosa, liscia, di colore rosso vivo e sapore molto acido. |
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Cenni storici: |
Il primo trattato sulle qualità terapeutiche dell'uva ursina è del 1764 ad opera di Girardi, farmacologo, che aveva scoperto le proprietà antilitiasiche della pianta dopo averle sperimentate su cani ed altri animali e poi in vitro. |
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Curiosità: |
Il nome botanico Arctostaphylos è stato attribuito dal francese Michel Adanson (1763) dal greco arctos = orso e staphylos = uva, in base alla credenza popolare che vedeva la pianta come cibo per orsi. |
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Parti utilizzate in terapia: |
Foglie. |
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Principi attivi: |
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Usi della pianta: |
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Preparazioni: |
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Avvertenze: |
Dato il contenuto in tannini, non vanno superate le dosi consigliate, perchè si possono avere irritazioni del tubo digerente. |
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