GARCINIA

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Nome scientifico

Garcinia hambury o cambogia

Nomi popolari:

garcinia, gomma gutta

Habitat:

Originaria del nord est asiatico, penisola indocinese.

Descrizione:

Albero di 10-20 m. Le foglie sono opposte, lanceolate, glabre e coriacee. I fiori femminili sono solitari, all'ascella delle foglie; i maschili sono fascicolati. Il frutto è una bacca gialla, contenente 4 grossi semi angolosi. 

La droga si presenta in pezzi cilindrici, talvolta cavi, spesso irregolari.

Cenni storici:

Scoperta da Laurence Garcin (che le diede il nome), nel 17° secolo, la resina della Garcinia divenne famosa verso la metà del '700, quando il Rasori ne declamò le proprietà "antidiarroiche". Mezzo secolo dopo, il chirurgo Dyer modificò notevolmente queste indicazioni, e da allora la pianta venne studiata più approfonditamente, fino ai nostri giorni.

Curiosità:

Rasori utilizzò la resina come purgante energico per combattere la dissenteria, secondo la propria "teoria del controstimolo", che consisteva nel trattare una patologia con sostanze che la acuissero.

Parti utilizzate in terapia:

La gommoresina ottenuta per incisione dalla corteccia.

Principi attivi:

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Gomma idrosolubile contenente eterosidi del gruppo degli arabani.

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Resina rosso-aranciata a costituzione ignota.

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Acido idrossicitrico: inibitore della citrato-liasi, che trasforma gli zuccheri non consumati in grassi.

Usi della pianta:

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L'azione principale è quella di dimagrante e ipocolesterolemizzante. Inibendo l'enzima responsabile dell'accumulo di lipidi, aiuta a ridurre i grassi di deposito.

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Antifame: stimola la sintesi epatica di glicogeno con aumento degli zuccheri di riserva nel fegato; il cervello, di conseguenza, inibisce l'ipotalamo, riducendo il senso di fame e aumentando il senso della sazietà.

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Purgante energico: ha azione idragoga (cioè richiama l'acqua dai tessuti verso il lume intestinale).

Preparazioni:

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Estratto secco nebulizzato e titolato in acido idrossicitrico min. 50% (Farmacopea francese). La quantità da assumere è compresa fra i 500-1000 mg al dì, per un periodo di 60-90 giorni, seguiti da 15-20 giorni di intervallo.

 

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