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E’ “in sovrappeso” chi ha il 10-15% in più rispetto ai chili ideali mentre per un eccesso superiore al 30% si parla di obesità.
Estetica a parte, un forte sovrappeso predispone a malattie cardiocircolatorie, metaboliche, osteoarticolari, respiratorie... Ma per ché si ingrassa?
Le ragioni sono diverse, ma la causa principale è uno “sbilancio” tra la quantità di energia introdotta con gli alimenti (misurata in calorie) e quella consumata con l’attività quotidiana. Ogni individuo ha un suo metabolismo basale (quantità di energia che il corpo consuma in assenza di attività e a digiuno, per mantenersi in vita), che varia secondo l’età, il sesso, il peso e l’altezza... Insomma, ciascuno, è più o meno portato ad ingrassare.
No, in ogni caso, alle diete drastiche. È dimostrato che, in carenza di ”entrate” sufficienti, il corpo non va ad intaccare il tessuto adiposo, ma si serve degli zuccheri che si trovano in riserva nei muscoli e solo dopo averli esauriti passa ai grassi. Per ciò saltare i pasti non solo non porta ad eliminare massa grassa, ma rischia anche di indebolire la muscolatura.
Come affrontare i problemi di peso? No a una vita sedentaria e sì a un regime alimentare equilibrato e bilanciato. Questa dieta (termine che identifica un modo di mangiare: ci sono diete dimagranti, ma anche ingrassanti, vegetariane...) può essere più o meno ipocalorica (cioè apportatrice di poche calorie) secondo il proprio tipo di vita, le caratteristiche fisiche, l’età, il numero di chili in eccesso... In altre parole, mangiare meno e meglio, preferendo i cibi poveri di grassi animali e ricchi di fibra vegetale. Le fibre sono importanti. perché, rispetto ad altri cibi, pur apportando poche calorie, danno un maggior senso di sazietà, stimolando a mangiare di meno, inoltre, accelerando il transito intestinale, rallentano la tendenza dell’organismo ad assorbire, mettendo in riserva nel tessuto adiposo, gli eventuali grassi in eccesso.
Mangiare troppo e ingrassare, senza però provare nemmeno un vero gusto del cibo. E’ quanto accade a chi soffre di fame nervosa. La Valeriana, una nota erba che agisce sul sistema nervoso centrale esercitando un’azione sedativa e rilassante può essere utile anche in questi casi, meglio se abbinata ad altre piante specifiche per i problemi di sovrappeso.
Un’alimentazione varia ed equilibrata e ricca di frutta e verdura è quindi la premessa indispensabile per una buona forma fisica, ma la natura, con alcune piante, ci può ulteriormente aiutare a resistere ai manicaretti. La principale è il Glucomannano, un tubero asiatico che agisce come una fibra dietetica solubile.
Assunto circa un’ora prima dei pasti principali con una sufficiente quantità di liquidi, questa pianta aumenta il proprio volume fino a 90 volte, fornendo un notevole senso di sazietà di tipo meccanico e aiutando così a controllare la fame. Senza andare ad interferire con gli equilibri dell’organismo, passa poi nell’intestino, dove esercita un lieve effetto lassativo che contribuisce a ridurre l’assorbimento di grassi.
Si usa la polvere micronizzata di cui si valuta l’indice di rigonfiamento (minimo 80%). Se ne usa da 2 a 3 g al giorno suddivisi in due somministrazioni da prendere un’ora e mezza prima di ogni pasto principale seguiti da un’abbondante liquido (acqua o succo di pompelmo). Va usato con cautela in pazienti affetti da ulcera peptica o ernia dello iato, inoltre può causare meteorismo. Può anche rallentare l’assorbimento di alcuni farmaci. Attenzione ad esempio alla somministrazione contemporanea alla pillola anticoncezionale.
GYMNEMA
Gli zuccheri (dolci, ma anche farinacei, cioè pane, pasta, riso, ecc.) introdotti con la dieta, vengono in parte utilizzati immediatamente, in parte trasformati in glicogeno (zucchero in riserva nel fegato e nei muscoli). La parte eccedente viene invece convertita in grassi, andando a formare tessuto adiposo.
La Gymnema silvestre ha l’interessante proprietà di agire sull’organismo (specialmente a livello di intestino), riducendo l’assorbimento di zuccheri da parte dell’intestino. Inoltre agisce su alcuni recettori del gusto posti sulla lingua, riducendo la sensazione del dolce e togliendo quindi in parte la gratificazione derivante dal consumo di dolci.
GYMNEMA (Gymnema silvestre, Asclepidaceae). Si usa l’estratto secco nebulizzato e titolato in acidi gymnemici totali minimo 25%. Posologia: 500-1000 mg suddivisi in due somministrazioni, prima dei pasti principali.
GARCINIA
La Gymnema ha un’azione in parte simile a quella della Garcinia cambogia, che ostacola un particolare enzima (detto “citrato liasi”), la cui funzione è quella di trasformare gli zuccheri in eccesso in grassi.
Ecco perché la Garcinia e la Gymnema. con la loro azione complementare, sono due piante di grande utilità per chi non riesce a rientrare nel peso forma a causa soprattutto della difficoltà nel limitare il consumo di carboidrati (dolci e dolciumi, ma anche appetitosi primi piatti).
Si usa l’estratto secco nebulizzato e titolato in acido idrossicitrico minimo 50%. La posologia va da 500 a 1000mg in due somministrazioni lontano dai pasti. Nel bambino va ridotta in proporzione al peso.
• Transito intestinale: passaggio del cibo ormai digerito nell’intestino, dove le sostanze nutritive possono essere assorbite attraverso la mucosa intestinale. Più veloce è il passaggio, minore è l’assorbimento.
• Sazietà di tipo meccanico: senso di sazietà provocato dal volume delle sostanze presenti nello stomaco (e, quindi, dalla pressione sulle pareti di questo) indipendentemente dalla qualità delle sostanze stesse.
Il Glucomannano, essendo una pianta ad azione lassativa, come abbiamo visto porta a rallentare l’assorbimento di sostanze (zuccheri e grassi). Questa sua qualità lo rende però sconsigliabile a chi stia assumendo farmaci o altre piante medicinali, poiché il rischio è quello di ridurne l’assorbimento e quindi la disponibilità. Il Glucomannano è inoltre da somministrare con estrema cautela a chi soffre di ulcera peptica ed ernia iatale, per il rischio di aggravamento dei sintomi.
La Gymnema, riducendo l’assorbimento del glucosio, potenzia l’effetto dei farmaci ipoglicemizzanti.
La Valeriana non va presa in gravidanza, durante l’allattamento e dai bambini al di sotto dei 12 anni.
Ogni anno vengono prodotte e commercializzate un'infinità di composizioni dimagranti. Tra quelle a base di composti naturali, possono risultare utili quelle contenenti le tre piante consigliate associate anche al fucus, o alga marina, che agisce stimolando il consumo di grassi per effetto sulla tiroide, a piante prettamente diuretiche (ortosiphon, betulla, centella... che aiutano ad eliminare le scorie solubili nelle urine), o attive sul fegato (tarassaco, carciofo, perchè favoriscono l'eliminazione di scorie liposolubili).
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