Nome
scientifico
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Gentiana lutea L. (genziana maggiore) |
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Gentiana punctata L. (genziana pelosa) |
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Gentiana asclepiadea L. (asclepiade) |
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Gentiana kokiana Perr. (genzianella) |
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Descrizione:
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Gentiana lutea: cresce nei pascoli di montagna e fiorisce in
estate. Pianta erbacea perenne con grossa radice ramosa scura
all'esterno e gialla all'interno. Il fusto eretto, fistoloso da 50 a 150
cm porta numerose foglie alla base grandi con lembo ovale acuto con 3-5
nervature e foglie caulinari lanceolate opposte. I fiori, in fascetti
raccolti alle ascelle dello scapo, hanno corolla rotata di colore
giallognolo. |
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Gentiana punctata: ha fusto alto 20-60 cm e foglie basali
ellittiche, larghe, e foglie superiori abbraccianti il caule. I fiori
ascellari hanno corolla giallo chiara con punti viola. |
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Gentiana asclepiade: vive nei pascoli freschi e nei luoghi
cespugliosi, oltre che nei boschi montani. Ha radice sottile e ramosa,
fusti semplici di 30-80 cm e foglie numerose, opposte, lanceolate, con 5
nervature e fiori ascellari, solitari, opposti con corolla azzurra
internamente punteggiata di scura. |
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Gentiana kokiana: cresce in terreni silicei, nei pascoli e prati
ricchi d'humus in montagna. Fiorisce a tarda primavera. Ha foglie
radicali in rosetta, larghe, ellittiche e fusto breve portante un fiore
a corolla campanulata di colore azzurro con venature verdastre.
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Cenni
storici:
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Il
nome deriva dal nome di un re dell'Illiria, Gentius, appassionato di
fitoterapia antica e vissuto 200 anni prima di Cristo. La pianta comparve
con moltissime indicazioni fino alla metà dell'800; fu Bouchardat a mettere
in dubbio alcune di queste proprietà e a ridimensionare l'azione della
genziana. Dopo lo studio chimico dei principi attivi, la genziana continuò
ad essere inserita nelle farmacopee come amaro, tonico e digestivo. |
Parti
utilizzate in terapia:
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Radice |
Principi
attivi:
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La Gentiana punctata o lutea contiene glucosidi amari (genziopicrina,
genziamarina, genziina): gli agliconi sono costituiti da funzioni
lattoniche o da pigmenti xantinici. Aumentano la secrezione gastrica per
riflesso della stimolazione delle papille gustative, quindi senza
carattere irritativo. |
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Alcaloidi piridinici (genzianina). Agisce sulla termoregolazione
risultando antipiretico, stimolante anche la produzione di linfociti,
aumentando perciò l'efficienza del sistema immunitario. |
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Usi
della pianta:
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Amaro tonico stomachico ed eupeptico |
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Aperitivo ed eccitante dell'appetito nelle dispepsie e e
nell'iposecrezione gastrica |
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Associata a preparati di ferro e usata nell'anemia o durante le
convalescenze |
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Antimalarico e febbrifugo (uso decaduto, ma in realtà probabilmente
valido) |
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Preparazioni:
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TINTURA TONICO-AMARA: assenzio TM g 20, arancio amaro TM g 30, china TM
g 30, genziana TM g 20. 30 gocce dopo i pasti per digerire. |
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GOCCE STIMOLANTI L'APPETITO: genziana TM g 20,
colombo TM g 20, anice TM g 20, cola TM g 30, noce vomica TM g 10.
20 gocce prima dei pasti. |
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SPECIE AMARA-DIGESTIVA: genziana radice g 20, china corteccia g 30,
arancio scorze g 50. Infuso, un cucchiaio per tazza, una tazza dopo i
pasti. |
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GOCCE ANTIPIRETICHE: genziana TM g 40, china TM g 40, sambuco fiori g
20. 30-40 gocce per dose (assumere le gocce dopo aver rilevato una
temperatura superiore a 38,5°C, ripetere la somministrazione dopo 3-4
ore se la temperatura non è scesa) |
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