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E’ tutto merito delle api se abbiamo a disposizione un antibiotico naturale dalle molteplici funzioni, tra cui quelle antivirale e antibatterica. Parliamo della Propoli, una miscela complessa di sostanze naturali che gli in setti raccolgono dalle pian te ricche di balsami e rielaborano con gli enzimi secreti dalle proprie ghiandole salivari. Il suo nome deriva dal greco ‘pro polis” che significa “a difesa della città, cioè dell’alveare: le api, infatti, la utilizzano per sigillare le pareti dove l’ape regina depone le uova, per proteggerle dall’attacco di batteri, funghi e parassiti.
È forse il farmaco più antico, tanto che la sua origine risalirebbe a 40.000 anni fa. Furono gli Egizi, 6.000 anni fa, i primi a utilizzare la Propali per curare le infezioni della pelle e dell’apparato respiratorio, gli stati febbrili le infiammazioni del cavo orale e come disinfettante e cicatrizzante delle ferite. Da allora si diffuse in tutto il mondo, ma rimase un rimedio un po’ misterioso sino al 1960 quando il ricercatore francese Pierre Lavie ne confermò le sue numerose proprietà.
La formula chimica della Propoli dipende dal tipo di vegetazione da cui è ricavata e dalla razza delle api.
Mediamente è composta dal 50% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici, acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acido caffeico, ferulico, cumarico ecc.), dal 30% di cere (acidi grassi, ossiacidi, oli essenziali, vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, ecc), da 10% di polifenoli (in particolare flavonoidi, in particolare galangina, pinocembrina, crisina, quercetina ecc.), dal 5% di polline e da un altro 5% di sostanze varie, in prevalenza sali minerali (calcio, rame, alluminio, ferro, manganese, cromo, ecc.), infine vitamine dei gruppi B, C ed E.
Le sue preziose proprietà, soprattutto l’attività antibatterica, antifermentativa, riepitelizzante sono dovute proprio ai flavonoidi, in particolare alla galangina, considerata la molecola di riferimento per la titolazione delle varie formulazioni e per la definizione della qualità della propoli.
Va ricordato che non tutte le Propoli in commercio si equivalgono e, perciò, vanno sempre scelti i prodotti delle aziende che rispettano importanti parametri di qualità dalla titolazione alla standardizzazione, che ne garantiscono l’efficacia.
La propoli è disponibile in tre formulazioni
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La soluzione idroalcolica titolata in flavonoidi totali, espressi in galangina mm. 30mg/ml si utilizza per preparare gocce, colluttori e sciroppi. La cura varia da 25 a 50 gocce al giorno suddivise in due somministrazioni da assumere a stomaco vuoto in mezzo bicchiere |
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L’estratto secco titolato in flavonoidi totali espressi in galangina m 8% è indicata per compresse, effervescenti e non, e bustine soLubiLi. La somministrazione varia da300 a 450 mg at di (pari a 2/3 capsule), lontano dai pasti. |
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La soLuzione idroglicerica in gocce è priva di aLcol e. dunque, è indicata per i bambini e se, invece, si utilizza la Propoli per prevenire le malattie da raffreddamento e aumentare le difese immunitarie, si consiglia all’inizio dell’autunno tre cicli di un mese intervallati da due periodi di 15 giorni ciascuno di sospensione. |
La propoli aiuta a prevenire le sovrainfezioni batteriche ed è un adiuvante nel loro trattamento.
Quando è in atto un’infezione la capacità di adesione alle mucose dei batteri aumenta. Questo rende più facile che s’instauri una sovrainfezione batterica, primo passo nell’avvio di un processo infettivo. Ed è qui che la Propoli può utilmente entrare in azione, infatti ostacola proprio l’adesione di due importanti patogeni respiratori, l’Haemophilus influenza e lo Staphilococcus aureus, impedendone la penetrazione.
Quando, invece, vi è già una sovrainfezione batterica in atto, la Propoli interferisce con il processo di divisione cellulare dei batteri, impedendone la proliferazione. Grazie agli acidi organici e alle sostanze polifenoliche che contiene ha, dunque, una duplice funzione: di tipo batteriostatico (impedisce la moltiplicazione dei germi) e di tipo battericida, che la mette in grado di ucciderli.
La Propoli, inoltre, aumenta la capacità di difesa contro virus e batteri (azione immunostimolante): fa crescere la resistenza dell’organismo, stimolando, grazie ai flavonoidi presenti, la sintesi degli anticorpi e l’attività dei macrofagi, in grado d’inglobare l’agente patogeno estraneo e di digerirlo. La sua capacità di stimolare le difese immunitarie generali aiuta a prevenire le malattie da raffreddamento. L'attività antivirale specie contro i virus influenzali e contro l'herpes è stata dimostrata da studi specifici.
La Propoli aiuta a combattere le infezioni delle alte vie respiratorie anche dei piccoli, quando non necessitino d un intervento con farmaci di sintesi. La sua funzione di antibiotico naturale la rende utile nella prevenzione e nel trattamento delle malattie da raffreddamento, meglio ancora se associata allo Zinco, che ne riduce i sintomi. La forma di somministrazione è la soluzione idroglicerica priva di alcol, il dosaggio varia con l’età, dai 4 al 6 anni, 4 ml di soluzione in un’unica somministrazione pari a 12 mg di flavonoidi, dagli 8 ai 10, 6 ml pari a 18 mg di flavonoidi totali.
Oltre a quella antivirale e antibatterica la Propoli svolge altre azioni. Le principali:
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antimicotica (contro Candida, Tricophyton e Microsporon), perché grazie ai polifenoli blocca la crescita dei funghi; inibente della moltiplicazione del parassita Trichomonas, che infetta le vie genitali femminili; si preferisce l'uso interno per sfruttare la sinergia con l'azione immunostimolante; tale azione è stata evidenziata anche in soggetti immunocompromessi (persino gli affetti da HIV); |
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anestetica, soprattutto in caso di infiammazione delle prime vie aeree; |
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antinfiammatoria: l'azione antiflogistica della propoli si esplica bloccando le ciclossigenasi (enzimi che provocano la cascata di eventi che porta alla secrezione di molecole infiammatorie) e riducendo la liberazione di istamina (una delle sostanze infiammatorie rilasciate dai tessuti colpiti); |
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antiossidante: la propoli ha un meccanismo simile a quello del tocoferolo (vitamina E), che ha la capacità di attrarre a sè i radicali liberi, evitando che vadano a danneggiare i tessuti; |
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protettiva sui vasi sanguigni, perché i flavonoidi tendono a irrobustire le pareti capillari e, ancora, epatoprotettiva, antiossidante, contro i trigliceridi, lassativa. Utile anche nel trattamento delle afte, per l'azione immunostimolante e per la presenza di flavonoidi (antinfiammatori e antinfettivi): si possono effettuare toccature, gargarismi o sciacqui. Sempre a proposito di patologie del cavo orale, la propoli è usata per gengiviti, parodontopatie superficiali, lesioni fissurate e/o infiammate della lingua e medicazione dopo estrazioni dentarie. |
Una preparazione di propoli deve riportare la denominazione che specifica il tipo di sostanza usata: "decerata" (priva di cere o altre impurità), o "titolata e standardizzata in galangina e pinocembrina".
Una soluzione di propoli di buona qualità deve contenere almeno 30 mg/ml di flavonoidi totali (espressi in galangina): di questa propoli è sufficiente una dose di 25-30 gocce due volte al giorno (preferibilmente a digiuno).
Gli estratti secchi di buona qualità invece devono contenere non meno dell'8% di galangina: la dose consigliata in questo caso è di 300 mg al giorno.
In pazienti di giovane età sono preferite le preparazioni senza alcool.
In gravidanza, la propoli è per il momento sconsigliata, a titolo precauzionale, per il suo contenuto in flavonoidi.
È praticamente priva di effetti collaterali e di tossicità, anche a somministrazioni elevate e prolungate. Occasionalmente può dare secchezza della bocca e lievi disturbi di stomaco, talora associati a diarrea, sintomi che scompaiono sospendendo la cura, così come spariscono eventuali reazioni allergiche cutanee in soggetti predisposti.
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